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Mozzarella di Bufala Campana e Pasta di Gragnano: il Consorzio delle Eccellenze

I due consorzi siglano un accordo di collaborazione per le attività di tutela , vigilanza, promozione e valorizzazione

Il polo a marchio DOP e IGP più grande del Centro-Sud Italia. Con l’accordo siglato a Febbraio 2020 tra il Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP e il Consorzio per la Tutela della Pasta di Gragnano IGP viene sancita una sinergia che vale, da sola, 932 milioni di euro e con un trend in costante crescita.
Un accordo in base al quale i due Consorzi collaboreranno per l’esecuzione delle attività di vigilanza, tutela, promozione e valorizzazione delle rispettive DOP/IGP, e per creare sinergie in merito alle principali attività istituzionali di cui sono incaricati.

Obiettivo: tutelare il made in Italy

Tutela del made in Italy agroalimentare: contro le sofisticazioni e la contraffazioni, in difesa dell’identità territoriale dei prodotti italiani e delle economie di filiera; e per dare il giusto valore a una risorsa economica strategica per la crescita del Pil nazionale. Sono solo alcune delle suggestioni che chiariscono quanto sia importante pianificare un’operazione di tutela integrata delle produzioni agroalimentare per cui il nostro Paese è famoso nel mondo. Non solo con l’obiettivo di proteggerle e promuoverle sui mercati esteri, ma ancora prima per certificarne la qualità, vigilando attentamente sul rispetto di disciplinari e pratiche produttive condivise. L’alleanza tra il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop e la Pasta di Gragnano Igp, che segue l’esempio di altre celebri realtà dell’agroalimentare del Nord Italia, va proprio in questa direzione.

In effetti le joint venture promozionali sono una sorta di consuetudine per i consorzi del centro nord, questo tipo di collaborazione invece, resta una strada che tra le grandi denominazioni del Mezzogiorno finora è stata poco seguita. Anche per questo motivo l’alleanza potrà far scuola e mostrare i nbenefici effetti di alleanze strategiche volte a far crescere il volume delle attività promozionali, così come la qualità di quelle di tutela.

Un percorso quindi che può determinare solo risultati positivi, soprattutto sui mercati esteri, e in particolare per due prodotti e due denominazioni che sono senza dubbio simbolo della Dieta Mediterranea.

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